lunedì 19 agosto 2013

COMUNICATO STAMPA 19/08/2013

COMUNICATO STAMPA FEDERICO SANAPO 19/08/2013

Carissimi,
dopo che da stamane la notizie del mio addio alle ricerche è passata alla stampa locale, vorrei fare alcune precisazioni in merito. Intanto il custode, pur se ha usato delle parole infelici sul mio conto, non mi ha fisicamente cacciato come qualche articolo sosteneva, ma ha solo detto testuali parole  "Federico, tu non sei piu gradito qua dentro, tu non sai assolutamente niente sul Tempio, in televisione,persone, ci  hanno detto che hai detto che sai solo tutto tu. Noi abbiamo ricevuto critiche pesanti". L'intervista era relativa a quella di Puglia TV andata in onda il 06/05/2013 relativa alla vittoria del Premio Nazionale. In questa intervista, che è mia intenzione procurarmi, "persone" hanno riferito ai custodi che io non li avrei nominati, anzi, avrei addirittura detto che ho scoperto tutto io sul tempio, e i custodi non mi hanno mai aiutato. Precisiamo!! I custodi mi hanno riferito dell'esistenza dei simboli e delle particolarita del tempio, le ricerche e gli approfondimenti poi sono venuti tutta da me per una mia personale passione. Quindi il custode non mi ha fisicamente cacciato e bandito dal tempio, ma solo che non sono piu gradito a loro, in quanto li avrei mancato di rispetto. Se questa si chiama mancanza di rispetto fate voi!!! E che dire sul mio conto?? Essere letteralmente sommerso di critiche in pubblico? Vedere la propria ricerca, i propri sacrifici, fatti a brandelli con delle battute infelici sulla stessa. Poi diciamo che i giovani dobbiamo incentivarli, caspita si vede, alla prima occasione buona siamo pronti per tranciarli le gambe. Nessuno puo immaginare la mia amarezza, il mio stato d'animo sentendo quelle parole non veritiere sul mio conto. Non mi hanno cacciato fisicamente, ma moralmente, non sono parole da usare contro una persona, non essere gradito dopo tantissimi annni di ricerca, dopo aver portato all'attenzione quel tempio dopo anni di oblio. Spero che queste parole siano chiarificatrici e che nessuno da questa vicenda subisca danni morali e civili , ho solo voluto dare il mio addio alle ricerche elencando nel comunicato del 17/08/2013 le mie motivazione che mi hanno portato a questa scelta, quella cioè di interrompere DEFINITVAMENTE le ricerche su Brindisi e su San Giovanni al Sepolcro. Quando questo sistema culturale locale, sarà pronto a dar voce a tutti, allora un mio ritorno in punta di piedi sarà probabile. Ringrazio tutti quelli che in quesi giorni hanno mostrato solidarieta nei miei confronti, dai miei amici e alla cittadinanza tutta. La mia decisione è irremovibile!

sabato 17 agosto 2013

COMUNICATO STAMPA 17/08/2013

COMUNICATO STAMPA, FEDERICO SANAPO
"ME NE VADO DA ME"

Carissimi, 
è con enorme dispiacere che comunico ai miei fun e miei follower, la mia volontà di abbandonare le ricerche sulla Storia di Brindisi e in ispecie sulla chiesa di San Giovanni al Sepolcro, ed elencherò una serie di motivi che mi hanno portato a maturare questa scelta. I più gravi ovviamente Una scelta che arriva dal profondo del cuore, dopo aver accettato di essere accusato, ingiustamente, dal sistema oligarchico-culturale che domina la città di Brindisi, da pseudo-professori ed esperti di storia, i quali hanno messo in giro voci falsissime sul mio conto, arrivando perfino a "bandirmi" dal suddetto tempio di San Giovanni al Sepolcro. Per questi signori il sottoscritto è stato scomodo per tanto tempo, fin da quando ha cominciato a interessarsi "veramente" di STORIA. Questi professori dovete sapere che dominano la città di Brindisi da anni, e che si divertono solo a screditare tutto e tutti, tutti coloro che non la pensano come loro. Pensate che non hanno accettato nemmeno confronti, ma subito da quando sono uscito con la chiesa di San Giovanni al Sepolcro, hanno cominciato a buttare fango su di me, accusandomi delle cose più ignobili. Prendersela con un ragazzo, che vuole soltanto il bene della sua città, è una cosa squallida e vergognosa. Poi quando i Vostri amici professori, questa volta davvero, solo per il solo titolo che hanno, dicono quasi le stesse cose del sottoscritto, questi si ammutiliscono, e bastano due parole di questi ultimi, io invece ho spiegato le mie ricerche in un libro intero, che ha suscitato interesse a livello nazionale. Sono andato ad onorare la città di Brindisi con un collega a Roma, nella capitale della Storia, vincendo l'ambito Premio Nazionale Ricerca nel Mistero. Quel giorno, tutti chiedevano della storia e dei misteri della città di Brindisi. Credevo di ricevere consenso, e invece???? Solo fango, altro fango, anzi addirittura si sono permessi il lusso di "insultarmi", senza fare nome, in una conferenza stampa per un libro del Gruppo Archeologico della città, facendo battute orride nei confronti della mia ricerca. Questi sono i "grandi professori" che abbiamo a Brindisi. Siete invidiosi? A me non me ne frega nulla. Non solo, al mio ritorno il Rotary Club della Città di Brindisi, mi invita per una conferenza stampa sulla MIA vittoria. Amici questi signori, si sono permessi il "lusso", (forse non sanno neanche cosa sia il Rotary Club), di volermi proibire di parlare in pubblico, insomma volevano farmi tacere, annullando la conferenza. Grandi professori, dimostrate la Vostra professione davvero. Io invece, non ho mai criticato e detto parole a nessuno, ma in questo comuicato ora grido tutta la mia rabbia, per persone, che non meritano davvero nulla. Il 15 agosto mi sono recato in visita alla chiesa di San Giovanni al Sepolcro, come solitamente facevo, e ho ricevuto delle bellissime parole, dal custode, amico fino a poco tempo fa: "Federico, tu non sei piu gradito qua dentro, tu non sai assolutamente niente sul Tempio, in televisione,persone, ci  hanno detto che hai detto che sai solo tutto tu. Noi abbiamo ricevuto critiche pesanti". Le persone? Quali persone? Voglio nomi e cognomi per una denuncia per diffamazione. E no, i nomi non si possono fare, è giusto!!!! Essere tradito anche dai custodi del tempio, è una cosa vergognosa. Non solo, cacciarmi via cosi, dopo aver speso, soldi,tempo,e tutta la mia competenza in materia, vengo cacciato dal tempio di San Giovanni. Non ci sono parole per dire la mia sofferenza in tutto ciò, essere buttato giù cosi ingiustamente. Oggi grazie a queste persone sto passando momenti terribili di sconforto, quindi, ho preso la decisione di chiudere i gruppi facebook  in primis, e poi annunciare a tutti la notizia del mio abbandono, maturarata nelle ultime ore. Brindisi non merita nulla fino a quando, almeno, spero, non cambia il sistema. Visto che quindi vi sono scomodo, o giusto o no, preferisco togliermi di mezzo io, "me ne vado da me", diceva Masini in una sua canzone. E quindi, me ne vado, in silenzio e con questo ultimo comunicato, che potrebbe essere più lungo, ma per ragioni di spazio lo fermo qui. Spero che tutti Voi abbiate capito il mio messaggio e la mia attuale condizione. Permettetemi di ringraziare gli organizzatori del Premio Nazionale, l'Associazione Culturale "Tutorium" di Tuturano, la mia frazione dove abito, per la stima dimostrata e i premi assegnatami, ringrazio tutti i lettori e i followers, che anche in questi momenti mi sono vicini. Mi avete fatto fuori, siete contenti? Spero di si. Un abbraccio anche a Voi. Me ne vado da me.

Federico Sanapo

martedì 13 agosto 2013

UNA CRIPTA SOTTO LA TORRE MEDIEVALE DI TUTURANO? FEDERICO SANAPO INDAGA IN CITTA'!

Torna nella sua cittadina, a Tuturano, Federico Sanapo, per far luce su un mistero che si cela sotto la piazza principale della piccola frazione brindisina. A Tuturano infatti, vi è una torre del XIII secolo, una torre-feudale, una cosiddetta casa-torre, ove il feudatario, il Signore, del posto abitava. Moltissime sono le case-torri nel Salento e in Italia. Questa di Tuturano, è unica nel suo genere. Reca sulla sommità infatti l'icona di un santo, Sant'Anastasio, un santo martire persiano converito al cattolicesimo. Una cosa unica nel suo genere nel panorama archeologico. Si pensa infatti che questo feudatario dovesse essere in qualche modo devoto a questo santo. "Non è chiara ancora la funzione della torre" - dichiara Federico. Le indagini sono in corso, ma da quello che si riesce a sapere in queste ore, anche dai media locali, e che sotto la torre si celerebbe un vero e proprio tesoro archeologico, o una cripta sotterranea dei monaci basiliani, oppure, un intero cimitero, come confermato da fonti e dai paesani tuturanesi. Federico crede cosi quindi, di poter ricostruire gran parte della storia di Tuturano nel Medioevo, quella di un antico casale risalente addirittura all'epoca romana. Lo spiega in una breve intervista a Brundsium.net che riportiamo qui sotto.
 http://www.brundisium.net/approfondimenti/shownotiziaonline.asp?id=7687


 la torre medievale di Tuturano, ove sotto si celerebbe un cimitero e una cripta basiliana
 Una scoperta che ha dell’incredibile, e che arriva dopo anni di indagini sul territorio e dopo aver sentito il parere di studiosi locali.
Arriva ad una stupefacente conclusione storica-archeologica, il giovane storico 25enne di Tuturano, Federico Sanapo, già balzato agli onori della cronaca per la vittoria al Premio Nazionale Ricerca nel Mistero per le sue ricerche sulla chiesa di San Giovanni al Sepolcro a Brindisi.
Dopo le sue ricerche sui Templari, il giovanissimo ricercatore, studente di archeologia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, crede di aver trovato qualcosa di importante proprio nella sua cittadina Tuturano.
“Si tratta” - spiega il giovane – “di qualcosa di importante e fondamentale per la storia del nostro casale”. Un casale, quello di Tuturano, di cui si hanno notizie antichissime, fin dal 1099, quando la contessa Sighelgaita e il Conte Goffredo di Conversano, donarono il casale Tutorius, alle monache benedettine del Monastero di Santa Maria Veterana in Brindisi.
La nuova scoperta di Sanapo, non riguarda alcun mistero, ma pura e semplice archeologia. “Tuturano”- spiega – “ha origini molto antiche, addirittura romane. Probabilmente il feudo era una proprietà di un ricco Romano, da cui il nome Tutorium, passato poi in Tutorius.
Si narra addirittura che qui Cesare, lo stesso grande imperatore, abbia soggiornato presso un nobile del posto.
L’antica e romana Tutorium, si trovava lungo la strada Statale 16 Adriatica, che oggi collega il capoluogo, Brindisi, con San Pietro Vernotico. Una antica strada che collegava questa con Valesium e Rudie.
Tutorium, si trovava esattamente alla metà di questo antico percorso.
Un’altra antica strada romana, narrata anche da Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia, partiva da Brundisium (Brindisi) e passando quindi vicino a Tutorium, raggiungeva anche Portu Sasinae (odierna Porto Cesareo)”.
Nel Medioevo, poi, il casale, si spostò di un chilometro in direzione Mesagne, ove oggi sorge l’ antica Torre Sant’Anastasio. E’ sotto l’antica torre e sotto la piazza che si celerebbe un vero e proprio “tesoro” unico nel panorama archeologico.
Una ipotesi che potrebbe venire anche confermata dai prossimi lavori di restauro che dovrebbero partire a breve.
“La Torre Sant’Anastasio, cosi chiamata dalla probabile effige del Santo posta in cima, è una Torre Quadrata del XII-XIII secolo, e serviva probabilmente per difendersi dagli attacchi dei Turchi.
Nelle vicinanze sorgeva una chiesa greca medioevale, oggi crollata in seguito a terremoti ed altri eventi naturali”.


na cripta sotto la Torre di Tuturano? Federico Sanapo cerca testimonianze


Una scoperta che ha dell’incredibile, e che arriva dopo anni di indagini sul territorio e dopo aver sentito il parere di studiosi locali.
Arriva ad una stupefacente conclusione storica-archeologica, il giovane storico 25enne di Tuturano, Federico Sanapo, già balzato agli onori della cronaca per la vittoria al Premio Nazionale Ricerca nel Mistero per le sue ricerche sulla chiesa di San Giovanni al Sepolcro a Brindisi.
Dopo le sue ricerche sui Templari, il giovanissimo ricercatore, studente di archeologia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, crede di aver trovato qualcosa di importante proprio nella sua cittadina Tuturano.
“Si tratta” - spiega il giovane – “di qualcosa di importante e fondamentale per la storia del nostro casale”. Un casale, quello di Tuturano, di cui si hanno notizie antichissime, fin dal 1099, quando la contessa Sighelgaita e il Conte Goffredo di Conversano, donarono il casale Tutorius, alle monache benedettine del Monastero di Santa Maria Veterana in Brindisi.
La nuova scoperta di Sanapo, non riguarda alcun mistero, ma pura e semplice archeologia. “Tuturano”- spiega – “ha origini molto antiche, addirittura romane. Probabilmente il feudo era una proprietà di un ricco Romano, da cui il nome Tutorium, passato poi in Tutorius.
Si narra addirittura che qui Cesare, lo stesso grande imperatore, abbia soggiornato presso un nobile del posto.
L’antica e romana Tutorium, si trovava lungo la strada Statale 16 Adriatica, che oggi collega il capoluogo, Brindisi, con San Pietro Vernotico. Una antica strada che collegava questa con Valesium e Rudie.
Tutorium, si trovava esattamente alla metà di questo antico percorso.
Un’altra antica strada romana, narrata anche da Plinio il Vecchio, nella Naturalis Historia, partiva da Brundisium (Brindisi) e passando quindi vicino a Tutorium, raggiungeva anche Portu Sasinae (odierna Porto Cesareo)”.
Nel Medioevo, poi, il casale, si spostò di un chilometro in direzione Mesagne, ove oggi sorge l’ antica Torre Sant’Anastasio. E’ sotto l’antica torre e sotto la piazza che si celerebbe un vero e proprio “tesoro” unico nel panorama archeologico.
Una ipotesi che potrebbe venire anche confermata dai prossimi lavori di restauro che dovrebbero partire a breve.
“La Torre Sant’Anastasio, cosi chiamata dalla probabile effige del Santo posta in cima, è una Torre Quadrata del XII-XIII secolo, e serviva probabilmente per difendersi dagli attacchi dei Turchi.
Nelle vicinanze sorgeva una chiesa greca medioevale, oggi crollata in seguito a terremoti ed altri eventi naturali”.


Tuturano era anticamente abitata infatti da gente albanese e greca, infatti a Tuturano era presente sia il rito latino che quello greco, una comunità quindi “cosmopolita” almeno nei rituali, il suo nome stesso richiama infatti anche la Dea Madre, dispensatrice di fertilità.
“Dentro la Torre Sant’Anastasio” spiega Federico – “non moltissimi anni fa vi era un bar, poi c’è stato un fruttivendolo, e i racconti locali, confermati un pò da tutti, parlano di una botola, ove si scendeva giù fino ad arrivare a dei sotterranei e ad una cripta basiliana”. I Basiliani, monaci di rito greco, erano numerosissimi nella Regione della Apulia, e si svilupparono molto, il loro centro era Otranto ove nell’Abbazia di San Nicola di Casole, vi erano conservati scritti importanti.
“Quando crollò la chiesa, si rinvennero ossa umane” – dichiara Federico- “e se si continua a scavare lungo la strada che conduce alla chiesa della Madonna del Giardino, ora restaurata, si ritrovano sempre ossa umane antichissime, nella stessa chiesa Madonna del Giardino, durante i restauri si sono rinvenuti un ossario (oggi cementato), delle vere e proprie cripte-ossario, e poi sotto l’altare un corpo di un bambino”.
Federico ritiene anche che gli affreschi della stessa chiesa Madonna del Giardino siano opera dei monaci basiliani, questo perché la loro pittura è molto più “sbiadita”.
Gli affreschi sono affreschi medioevali.
“A Tuturano vi era una comunità di monaci Basiliani, e si trovava probabilmente vicino alla Torre Sant’ Anastasio, la loro presenza è confermata anche dalle quercie Vallonee, in pochi esemplari presenti nel Bosco Colemi, una albero importato in Salento nei luoghi di permanenza dei Basiliani.
“La stessa presenza di una cripta basiliana sotto la Torre, e forse di un intero cimitero di monaci, apre uno scenario importante e ci consente, di scrivere e completare la storia tuturanese, almeno in epoca medievale”.
Secondo Federico, sotto la torre Sant’Anastasio e lungo tutta la piazza ci sarebbero infatti dei sotterranei, addirittura forse una cripta basiliana, e le ossa ritrovate durante il crollo della chiesa greca, e anche intorno a tutto il quartiere, fanno pensare ad una assidua presenza di monaci e religiosi.
“Abbiamo perso le tracce documentali” spiega Federico- “ma la voce e i racconti dei tuturanesi anziani, ora potranno mettere la parola fine, e magari intraprendere quindi una vera e propria ricerca archeologica nella Tuturano sotterranea” – spiega Federico. Lo studioso invita quindi la gente più anziana del paese, a fornire indicazioni utili alle ricerche. “Sono pronto ad ascoltare i racconti della gente anziana” – spiega Federico – “chiunque voglia collaborare e ricordi qualcosa della vecchia Torre e dei suoi sotterranei, sono pronto ad ascoltarlo.